RIMANI SEMPRE CONNESSO AL TUO IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Con questi  esempi quotidiani vogliamo dimostrarvi perché è utile usufruire del servizio di monitoraggio:

  • il cliente Alfa ha un impianto FTV di 40kwp con 4 inverter, domenica 31 gennaio l’impianto intorno alle ore 8:00, dopo la pausa notturna, avrebbe dovuto iniziare a produrre, ma ci siamo accorti  che solo un inverter era partito, gli altri 3 erano rimasti spenti. Il nostro tecnico Islem,  ha chiamato il cliente il quale è andato a verificare davanti ai convertitori, ha riacceso i 3 inverter che erano andati in blocco ed alle 10 l’impianto è tornato ad essere al massimo della sua produzione.

  • il cliente Beta ha un impianto di 1000,00 kwp, egli ha deciso che a partire dall’anno 2021 non avrebbe più usufruito del servizio di monitoraggio, il 25 gennaio l’impianto si è fermato e noi avevamo ordine di non avvertire nessuno, così facendo il cliente ha riattivato l’impianto, solo quando se n’è accorto nel pomeriggio. Le ore di produzione perse di una sola mattinata per un impianto di tale dimensione avrebbero sicuramente ripagato il canone di telegestione a cui ha rinunciato.

  • il cliente Gamma ha un impianto di 106,00 kwp, il 26 ottobre 2020 Islem gli ha segnalato un gusto, riconducibile ad un fusibile, rilevato tramite la telegestione, il cliente non ha voluto intervenire subito ed il guasto è stato riparato il 19 gennaio 2021; qui di seguito ritrovate il calcolo della perdita:

Produzione attesa: 1094 kWh       Produzione effettiva: 754 kWh       Produzione persa: 340 kWh         Tariffa incentivante: 0,2640 euro/kWh          Compenso incentivo perso a causa di un fusibile: 89,76 euro (oltre il comprensivo della quota dell’energia scambiata con la rete pubblica cioè immessa in rete, in più probabilmente il cliente ha avuto il leggero aumento sulla bolletta !!)

Per fortuna il periodo del guasto ha coinciso con il periodo dell’anno più buio, altrimenti la somma persa sarebbe stata sicuramente maggiore.

  • il cliente Delta ha un impianto da 83,00 kwp, sabato 23 gennaio il suo impianto non è partito al sorgere del sole, il nostro operatore se n’è accorto e lo ha chiamato, alle 11 il suo impianto era nuovamente in piena produzione evitando che rimanesse spento per più giorni. Stessa cosa è successa al cliente Zeta, con un impianto di 499,20 kwp alle 9:30 dopo la nostra segnalazione e l’intervento tempestivo da parte del cliente, l’impianto ha ripreso a funzionare, raggiungendo il picco della giornata.

Il perché di tali episodi è legato ai mesi invernali, quando per le temperature rigide, la tensione dei moduli aumenta e se una stringa è stata dimensionata con un numero di moduli elevato, nominalmente al limite della tensione di stringa, con il freddo la tensione reale può facilmente superare tale limite, provocando in questo caso un blocco dell’inverter.

Oltre al blocco completo dell’inverter, si verificano spesso anche inconvenienti meno gravi ma più “subdoli”, come il guasto di uno dei sistemi di tracciamento del punto di massima potenza (MPPT) di una stringa di un inverter multi-stringa. Questi guasti possono essere provocati da problemi banali come un fusibile bruciato o un cavo solare rosicato dai topi. In questo caso, l’inverter continua a funzionare, ma solo i grafici della telegestione possono evidenziare il problema.

Il corretto monitoraggio delle prestazioni dell’impianto dovrebbe costituire una prassi consolidata per tutti gli impianti fotovoltaici, indipendentemente dalla loro taglia, ha detto Andrea Brumgnach, vicepresidente di Italia Solare.